Un "hacker" è un esperto di informatica che manipola sistemi e reti per comprendere, modificare o migliorare il loro funzionamento. Il termine "hacker" è ampio e può essere associato a individui con abilità tecniche eccezionali, che possono essere utilizzate per una varietà di scopi, sia etici che illegali.
Categorie di Hacker
White hat hacker" o "sneacker"
Riescono ad inserirsi in un sistema o in una rete per aiutare i proprietari a prendere coscienza di un problema di sicurezza. Molte di queste persone sono impiegate in aziende di sicurezza informatica e lavorano nella completa legalità.
Black hat hacker", o "cracker"
Riescono (di solito illegalmente) a bypassare la sicurezza di un sistema, di un programma o di una rete, spesso con intenti dannosi.
Grey-Hat Hacker
Si collocano in una zona grigia tra white-hat e black-hat. Possono operare in modo etico o non etico a seconda del contesto. Talvolta rivelano vulnerabilità senza autorizzazione, sfidando i confini etici.
Esistono diversi altri termini associati al mondo dell'hacking. Di seguito quelli più diffusi
Hacktivist/Hacktivism
Il termine "hacktivist" è una fusione tra "hacker" e "attivista". Un hacktivist è un individuo che utilizza le abilità informatiche o il hacking per promuovere un obiettivo o un'agenda politica, sociale ambientale o etica in generale. Spesso gli "Hacktivisti" agiscono in modo da diffondere informazioni, sabotare o rendere pubbliche le vulnerabilità per sostenere una causa.
Reality Hacker
Il termine "Reality Hacker" può riferirsi a un individuo o un movimento che si impegna nell'alterazione o nella manipolazione della realtà attraverso vari mezzi. Questo concetto può essere interpretato in diversi modi: può riguardare l'uso di tecniche psicologiche per influenzare la percezione, l'uso creativo della tecnologia per modificare la realtà, o persino l'adozione di prospettive che sfidano le norme sociali o culturali.
"Script kiddie" è un termine che indica un utente con poca o nessuna cultura informatica che segue semplicemente delle istruzioni o un "cook-book" senza capire il significato di ciò che sta facendo. Spesso viene utilizzato per indicare chi utilizza exploit creati da altri programmatori e hacker. Gli Script Kiddie sono spesso visti con una certa disapprovazione da parte degli hacker più esperti e della comunità della sicurezza informatica.
Un "h4x0r" (pronuncia "achs-or") è uno script kiddie in un contesto videoludico, ad esempio qualcuno che usa "cheat" (codici/trucchi) per modificare le condizioni del videogioco a suo vantaggio.
Newbie" (niubbo)
Il termine "newbie" nell'ambito dell'informatica si riferisce a una persona nuova, alle prime armi o inesperta in questo campo. Nella comunità informatica, c'è una cultura diffusa di supporto e insegnamento tra i membri più esperti e i "newbie". Anche se in alcuni casi potrebbero verificarsi scherzi o situazioni in cui i neofiti vengono sfidati o posti di fronte a domande per valutarne le conoscenze, questo di solito avviene con l'intento di insegnare e promuovere l'apprendimento, piuttosto che di prendere in giro o danneggiare la persona.
forker" o "fork contributor
Chi attraverso l'esperienza o per tentativi successivi, modifica un software esistente in modo tale da rendere disponibile una nuova funzione. Più che una competizione, lo scambio tra diversi programmatori di modifiche sui relativi software è visto come un'occasione di collaborazione.
Cyber Terrorist: Svolgono azioni illegali per mettere in pericolo la sicurezza nazionale o internazionale, causando paura o danni significativi attraverso attacchi informatici.
Queste categorie di hacker possono sovrapporsi e non sono sempre strettamente definite, ma rappresentano un modo comune di classificare le varie intenzioni e le azioni degli individui che operano nel campo dell'hacking.
Ecco di seguito gli hacker più conosciuti nel mondo dell'informatica.
Kevin Mitnick
Conosciuto come "il più ricercato" hacker degli anni '90, Mitnick ha dimostrato l'ingegno nell'ingegneria sociale e nell'accesso non autorizzato a numerosi sistemi informatici. Ha perpetrato incursioni nei sistemi di numerose aziende, dimostrando le vulnerabilità umane e tecnologiche nella sicurezza informatica. L'FBI lo ha arrestato nel 1995 dopo una vasta caccia all'uomo digitale.
Curiosità: Mitnick una volta manipolò i sistemi telefonici per accedere alle linee private di McDonald's, mettendo in luce le vulnerabilità nella rete telefonica e attirando l'attenzione sulle debolezze dei sistemi tecnologici.
Ho scritto un articolo dedicato a Kevin Mitnick che trovate a questo link:
https://www.computermania.org/articles/kevin-mitnick-la-leggenda-dell-hacking-che-rimarra-immortale
Vladimir Levin
Vladimir Levin è un hacker russo nato a San Pietroburgo nel 1967. È noto per aver orchestrato un furto di 10,7 milioni di dollari da Citibank nel 1994.
Levin ha iniziato a hackerare da adolescente, imparando a programmare computer e a violare la sicurezza dei sistemi informatici. Nel 1992, ha fondato un gruppo di hacker chiamato The Bandits of the Lost Ark (il nome del gruppo è stato ispirato dal film "Indiana Jones - I predatori dell'arca perduta"). Il gruppo ha hackerato diversi sistemi informatici, tra cui quelli di banche, società di telecomunicazioni e governi.
Nel 1994, Levin ha escogitato un piano per rubare denaro da Citibank. Il piano prevedeva l'utilizzo di un virus informatico per accedere ai sistemi informatici della banca e trasferire denaro su conti bancari controllati da Levin e dai suoi complici.
Il piano ha avuto successo e Levin è riuscito a rubare 10,7 milioni di dollari. Tuttavia, è stato arrestato dalle autorità statunitensi nel 1995 e condannato a tre anni di prigione.
Levin è stato rilasciato dalla prigione nel 1998 ed è tornato in Russia. Ha continuato a hackerare, ma ha evitato di commettere reati gravi.
Levin è considerato uno dei primi hacker di alto profilo e il suo caso ha attirato l'attenzione del mondo sulla crescente minaccia dei crimini informatici.
Gary McKinnon
Gary McKinnon è un cittadino britannico noto per essere stato coinvolto in quello che è stato descritto come il "più grande attacco informatico militare" della storia. Nel 2001 e nel 2002, McKinnon è stato accusato di aver effettuato una serie di intrusioni nei sistemi informatici del governo degli Stati Uniti.
McKinnon affermò di aver agito per cercare prove di un presunto insabbiamento del governo statunitense riguardo all'esistenza di tecnologia aliena e per la presunta cospirazione riguardo all'11 settembre 2001. Le sue incursioni nei sistemi informatici includevano l'accesso non autorizzato a diversi computer di entità governative statunitensi, tra cui la NASA e i sistemi militari.
Le azioni di McKinnon hanno suscitato una grande attenzione sia nel Regno Unito che negli Stati Uniti. Nel 2002, gli Stati Uniti hanno richiesto la sua estradizione per processarlo per i reati informatici. Il caso ha generato un acceso dibattito sull'estradizione, sulla sicurezza informatica e sui diritti umani, in quanto c'era la preoccupazione che McKinnon potesse essere sottoposto a una pena eccessiva se fosse stato estradato negli Stati Uniti.
Alla fine, nel 2012, il governo britannico ha rifiutato l'estradizione di McKinnon, citando motivi umanitari, poiché era stato diagnosticato con sindrome di Asperger e c'era la preoccupazione che l'estradizione potesse mettere a rischio la sua salute mentale.
Michael Calce
Michael Calce, noto anche con lo pseudonimo "Mafiaboy", è un hacker canadese che ha guadagnato notorietà nel febbraio 2000, all'età di 15 anni, per un attacco informatico su larga scala. Ha orchestrato un attacco DDoS (Distributed Denial of Service) che ha paralizzato alcuni dei siti web più importanti al mondo, tra cui Yahoo, eBay, Amazon e CNN.
L'attacco ha causato ingenti danni e ha messo in evidenza le vulnerabilità dei siti web di grandi aziende e organizzazioni, portando a una maggiore consapevolezza sulla sicurezza informatica. Dopo essere stato identificato e arrestato, Calce è stato condannato a un periodo di libertà vigilata e a un servizio comunitario.
Dopo il suo coinvolgimento negli attacchi informatici, Calce si è impegnato a sensibilizzare sulle questioni della sicurezza informatica, partecipando a conferenze e fornendo consulenze sul tema della cybersecurity. La sua storia è diventata un esempio significativo delle conseguenze degli attacchi informatici su larga scala e dell'importanza di rafforzare la sicurezza dei siti web e delle reti informatiche.
Robert Tappan Morris
Robert Tappan Morris è noto soprattutto per essere stato l'autore del primo "worm" informatico su larga scala, conosciuto come il "Morris Worm". Il worm di Morris, rilasciato nel 1988, è stato uno dei primi attacchi informatici su Internet a diffondersi in modo virale e ha avuto un impatto significativo sulla rete.
Il worm Morris è stato progettato per diffondersi attraverso computer Unix collegati a Internet. Sfruttando vulnerabilità nei protocolli di rete, il worm si diffondeva in modo automatico, replicandosi e inviandosi a computer collegati in rete. Il worm causava congestione nei sistemi infetti, in alcuni casi compromettendo la loro funzionalità.
L'obiettivo iniziale di Morris, un giovane studente di informatica al MIT, era quello di valutare le dimensioni di Internet, ma il worm è sfuggito al suo controllo a causa di un errore nel codice che ha causato la replicazione e la diffusione incontrollata. L'ampia diffusione del worm ha causato problemi di performance e ha portato a un'attenzione significativa sui problemi di sicurezza informatica.
Morris è stato processato per violazione del Computer Fraud and Abuse Act ed è stato il primo individuo ad essere condannato ai sensi di questa legge per un crimine informatico. Ha ricevuto una condanna, servendo una pena di libertà vigilata, lavorando successivamente nell'ambito dell'informatica e contribuendo allo sviluppo di strumenti per la sicurezza informatica. La vicenda del Morris Worm è stata significativa nell'evoluzione della consapevolezza sulla sicurezza informatica e ha portato a un maggiore interesse per la protezione delle reti e dei sistemi informatici.
Adrian Lamo
Adrian Lamo è stato un hacker e un informatore informatico noto per la sua partecipazione a varie attività di hacking e per la sua collaborazione con le autorità in alcuni casi.
Lamo è diventato famoso nel mondo dell'informatica per aver eseguito diverse azioni di hacking. Uno dei suoi exploit più noti è stato l'accesso non autorizzato a reti di grandi aziende e organizzazioni, inclusa la violazione dei sistemi del The New York Times. Lamo penetrò nei sistemi di numerose società, spesso per dimostrare le vulnerabilità dei loro sistemi.
Tuttavia, uno dei momenti cruciali della sua vita è arrivato quando ha riferito alle autorità di un'importante violazione della sicurezza informatica. Nel 2010, Lamo ha contattato il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti per riferire di Chelsea Manning (all'epoca nota come Bradley Manning), un analista dell'intelligence dell'esercito che aveva fornito documenti classificati a WikiLeaks. L'azione di Lamo ha portato all'arresto di Manning e ha avuto un impatto significativo sulla scena politica e sulla sicurezza nazionale degli Stati Uniti.
La vita di Adrian Lamo è stata caratterizzata da un complesso mix di attività di hacking e segnalazioni alle autorità, creando un dibattito sulla sua figura all'interno delle comunità informatiche e sulla percezione pubblica della sua personalità. E' morto nel 2018.
Kevin Poulsen (Dark Dante)
Kevin Poulsen è una figura notevole nella storia dell'hacking e del giornalismo investigativo legato alla tecnologia. È diventato famoso negli anni '80 per le sue attività di hacking, in particolare per aver manipolato il sistema telefonico della California del Sud, guadagnandosi il soprannome "Dark Dante".
Poulsen è diventato noto per aver vinto un contest di radio locale nel 1990, manipolando i sistemi telefonici per impedire alle altre persone di chiamare la radio e vincere un'auto. Questo gli valse l'attenzione delle autorità, ed è stato sospettato di diverse attività illegali legate all'hacking telefonico.
Dopo essere stato arrestato nel 1991, è diventato uno dei primi hacker ad essere inserito nella lista dell'FBI dei dieci ricercati più pericolosi. Dopo la sua liberazione, ha intrapreso una carriera giornalistica investigativa, focalizzandosi sulla tecnologia e sulla sicurezza informatica.
Kevin Poulsen ha lavorato per varie pubblicazioni, contribuendo a diversi articoli investigativi, e ha utilizzato le sue conoscenze nell'hacking e nella sicurezza informatica per scrivere su questioni legate alla privacy, alla sicurezza informatica e all'etica nell'uso della tecnologia. Poulsen è diventato una figura di spicco nel giornalismo tecnologico, offrendo un'ampia prospettiva sulle implicazioni etiche e sociali legate all'uso della tecnologia.
Jonathan James
Jonathan James, conosciuto anche come "c0mrade", è stato un hacker statunitense. Era noto per essere diventato il primo minorenne a essere imprigionato per crimini informatici negli Stati Uniti.
Negli anni '90, all'età di 15 anni, Jonathan James ha commesso una serie di reati informatici, tra cui l'intrusione nei sistemi informatici della NASA. La sua attività criminale includeva l'accesso non autorizzato a reti governative e aziendali, incluso l'Exxon Mobil. Jonathan James è stato coinvolto in una delle violazioni più rilevanti e ha incluso nella sua attività il furto di software del valore di milioni di dollari, danneggiando significativamente la NASA.
La sua intrusione nei sistemi della NASA ha portato a una chiusura temporanea del sistema e ha causato problemi significativi all'agenzia spaziale. James fu processato e, a causa della sua età, fu imprigionato e posto sotto la supervisione del sistema giudiziario minorile.
La vicenda di Jonathan James è stata una delle prime a mettere in evidenza l'importanza della sicurezza informatica e le gravi conseguenze che i crimini informatici possono avere sia sulle organizzazioni che sulle vite degli autori. Jonathan James si suicidò nel 2008 all'età di 25 anni, circostanza che ha suscitato dibattiti sulla gestione della sua situazione e sulle implicazioni dei reati informatici.
Albert Gonzalez
Albert Gonzalez è stato uno dei più noti criminali informatici degli Stati Uniti, coinvolto in attività criminali legate a frodi con carte di credito. Gonzalez è stato il capo di un gruppo di hacker che è riuscito a rubare milioni di numeri di carte di credito da diverse organizzazioni, inclusi importanti rivenditori e società di elaborazione dei pagamenti.
Tra le sue azioni più rilevanti c'è stata l'operazione "Shadowcrew", in cui ha creato un forum online utilizzato per il traffico di informazioni di carte di credito rubate e altri dati personali. Ha anche guidato l'attacco contro la società di elaborazione dei pagamenti Heartland Payment Systems, riuscendo a rubare informazioni finanziarie di milioni di carte di credito.
Le sue attività criminali hanno portato a uno dei più grandi furti di dati finanziari nella storia degli Stati Uniti, causando danni economici significativi alle organizzazioni colpite. Nel 2010, Gonzalez è stato condannato a 20 anni di prigione per frode informatica e altri reati correlati alle violazioni della sicurezza dei dati finanziari.
Albert Gonzalez è stato uno dei criminali informatici più noti e ha attirato l'attenzione internazionale a causa delle dimensioni e della portata dei suoi attacchi alle infrastrutture finanziarie e commerciali. La sua attività ha evidenziato la vulnerabilità dei sistemi informatici e ha portato a un rafforzamento delle misure di sicurezza per proteggere le informazioni finanziarie sensibili.
Kristina Svechinskaya
La più famosa hacker donna è Kristina Svechinskaya, nata in Russia nel 1989. È nota per aver rubato milioni di dollari da conti correnti bancari statunitensi e britannici, utilizzando tecniche di hacking avanzate.
Svechinskaya ha iniziato a hackerare da adolescente, e ha rapidamente sviluppato un'abilità prodigiosa. Nel 2010, all'età di 21 anni, è stata arrestata per aver rubato 3 milioni di dollari da conti bancari statunitensi. È stata condannata a 10 anni di carcere, ma è stata rilasciata dopo aver scontato solo 3 anni.
Dopo il suo rilascio dal carcere, Svechinskaya ha iniziato a lavorare come consulente di sicurezza informatica. È una figura controversa, ma è innegabile che sia una delle hacker più talentuose del mondo.
Altre donne conosciute nel mondo dell'hacking:
- Grace Hopper, una pioniera dell'informatica che ha sviluppato il primo compilatore, un programma che traduce il linguaggio di programmazione in linguaggio macchina.
- Jennifer Pahlka, fondatrice della non-profit Code for America, che si occupa di promuovere l'uso del codice open source per risolvere i problemi sociali.
- Sarah Al-Assir, una hacker libanese che ha contribuito a proteggere il suo paese dagli attacchi informatici.
- Katie Moussouris, fondatrice della non-profit DEF CON Red Team Village, che si occupa di educare il pubblico sul cybercrime.
Queste donne hanno contribuito in modo significativo al mondo dell'informatica e della sicurezza informatica. Il loro lavoro ha ispirato altre donne a entrare nel settore, e ha contribuito a ridurre il divario di genere nell'informatica.
In questo secondo elenco ho voluto inserire altri personaggi che in un modo o nell'altro, anche se non espressamente "hacker" hanno fatto la storia nel mondo dell'informatica.
Ada Lovelace
Un'altra figura notevole nel campo dell'informatica, sebbene non fosse una "hacker" nel senso moderno del termine, è Ada Lovelace.
E' celebrata come una delle prime programmatrici al mondo. Era una matematica e scrittrice britannica del XIX secolo, conosciuta per il suo lavoro sul motore analitico di Charles Babbage.
Ada Lovelace è considerata la prima persona a scrivere un algoritmo progettato per essere elaborato da una macchina, un concetto che definisce il suo ruolo pionieristico nella storia della programmazione e dell'informatica. La sua collaborazione con Babbage e i suoi scritti sul motore analitico le hanno valso il titolo di "prima programmatrice" e ha reso un impatto significativo nello sviluppo della tecnologia informatica.
Richard Stallman
Richard Stallman può essere considerato un "hacker" nel senso classico del termine. È un informatico e attivista del software libero, noto soprattutto per il suo contributo allo sviluppo del movimento del software libero e per la creazione del progetto GNU (GNU's Not Unix).
Stallman ha contribuito significativamente alla cultura informatica. Nel 1983, ha annunciato il progetto GNU, mirato a sviluppare un sistema operativo completamente libero. Ha fondato la Free Software Foundation (FSF) per sostenere il movimento del software libero, promuovendo la libertà degli utenti di eseguire, copiare, distribuire, studiare, modificare e migliorare il software.
Inoltre, ha scritto diversi software fondamentali, come l'editor di testo Emacs e il compilatore GCC. La GNU General Public License (GPL), una delle licenze di software libero più utilizzate al mondo, è stata creata da Stallman per garantire la libertà degli utenti e la condivisione del codice sorgente.
Stallman è noto per la sua difesa ferma del software libero e per la sua attività nel promuovere i principi etici e morali del movimento, sottolineando la libertà degli utenti e la trasparenza del software che utilizziamo.
Steve Wozniak
Steve Wozniak, noto come "Woz", è stato coinvolto nella cultura hacker nel senso più classico e positivo del termine. È stato uno dei co-fondatori di Apple insieme a Steve Jobs.
Wozniak è noto per le sue abilità tecniche eccezionali e la sua capacità di progettare dispositivi innovativi. Da giovane, Wozniak era coinvolto nella Homebrew Computer Club, un gruppo di appassionati di tecnologia e informatica, dove condivise le sue idee e progetti riguardanti i computer personali.
Una delle sue più grandi realizzazioni è stata la progettazione dell'Apple I, il primo computer sviluppato da Apple, e successivamente l'Apple II. L'Apple II è stato uno dei primi computer personali di successo a essere prodotto in larga scala, contribuendo notevolmente alla crescita dell'industria informatica.
La sua visione tecnologica e il suo genio innovativo hanno giocato un ruolo significativo nello sviluppo iniziale di Apple, aprendo la strada a una rivoluzione nel mondo della tecnologia e della computerizzazione.
Edward Snowden e Julian Assange non sono generalmente considerati "hacker" nel senso tradizionale del termine. Entrambi sono noti principalmente per le loro attività di rivelazione di informazioni sensibili o riservate, ma la natura delle loro azioni è differente da quella tipica degli hacker. Tuttavia meritano una menzione poiché entrambi hanno giocato ruoli significativi nel panorama della sicurezza informatica e della privacy.
Edward Snowden
Edward Snowden è un'ex dipendente della National Security Agency (NSA) e un'ex appaltatore della CIA che divenne famoso nel 2013 dopo aver rivelato al mondo dettagli su programmi di sorveglianza di massa condotti dal governo degli Stati Uniti. Le sue rivelazioni hanno scosso il mondo, portando alla luce operazioni di sorveglianza su vasta scala, incluse la raccolta di dati telefonici di cittadini statunitensi e stranieri.
Snowden ha rivelato informazioni riservate che mostravano come le agenzie governative statunitensi stessero effettuando sorveglianza di massa senza il consenso o la consapevolezza del pubblico. Le rivelazioni hanno sollevato preoccupazioni sulla privacy e sulle libertà civili.
Dopo aver reso pubbliche queste informazioni, Snowden si è rifugiato in Russia, dove ha vissuto dal 2013. Nel corso degli anni, ha continuato a essere una figura controversa, con alcuni che lo ritengono un eroe per aver portato alla luce la sorveglianza di massa e altri che lo considerano un traditore per aver divulgato segreti governativi sensibili.
Julian Assange
Il fondatore di WikiLeaks, Assange, è noto per aver fornito una piattaforma per la divulgazione anonima di documenti sensibili. Il suo impatto principale è stato il rilascio di documenti governativi classificati, creando una discussione globale sull'etica della trasparenza e della privacy. Ha vissuto in diversi rifugi, inclusa l'ambasciata dell'Ecuador a Londra, per evitare l'estradizione negli Stati Uniti.
La sua permanenza nell'ambasciata dell'Ecuador ha attratto un'enorme attenzione mediatica e politica, diventando un simbolo di resistenza contro la possibile persecuzione politica.
Conclusioni
Tutti questi personaggi hanno lasciato un'impronta indelebile sulla storia della sicurezza informatica. Le loro azioni hanno sollevato domande etiche, sollecitato dibattiti e contribuito a plasmare l'evoluzione della sicurezza informatica. In un mondo sempre più digitalizzato, la loro storia sottolinea l'importanza di un approccio etico e responsabile alla tecnologia e alla sicurezza informatica.
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